ANTICIPAZIONE
Ad aprile verrà presentata una mostra di opere in ceramica
a cura di Tommaso Dandolo
I VESTITI DI TULLIO
TI AVEVO DETTO DI NON LASCIARLI IN GIRO

ASPETTA CHE ESCANO DAL FORNO
Ad aprile verrà presentata una mostra di opere in ceramica di Tullio Mazzotti
Prima delle opere presentiamo un testo critico di Tommaso Dandolo
e un intervista all'autore di Billy Pennino

Diario e agenda
L’anima d’artista e la competenza d’artigiano nel lavoro del ceramista Tullio Mazzotti
"I nostri stati mentali sono alquanto simili ai tessuti dei ragni. Non adoperate troppo in fretta la vostra coscienza, la quale è come una spada che taglia dovunque la volgiate."
Federigo Tozzi,
Barche capovolte
Trascorreva l’estate del 1970. In un numero speciale del settimanale Riviera Notte, un giovanissimo Tullio Mazzotti sosteneva che le ceramiche di Albisola andavano considerate da due punti di vista, artistico e artigianale, valori indispensabili per promuovere uno sviluppo turistico della cittadina. In Tullio convivono ancora oggi due personalità: l’artigiano che si serve dell’agenda per fissare impegni, appuntamenti, orari e l’artista che riversa la sua creatività in opere d’arte originali, pagine scompaginate di un diario intimo ed enigmatico, contraddistinte da Paroliberismo e sagacia. L’agenda impersona la competenza del ceramista, l’esigenza rigorosa di avere ordine in fabbrica. È, inoltre, prerogativa dell’artigiano soddisfare le richieste del cliente e seguire le leggi del mercato. Il diario è una forma memorialistica che afferisce ad un ambito di vita personale, una comunicazione riservata che pochi possono decifrare, in alcuni casi è leggibile soltanto all’autore stesso, Leonardo ne è un esempio. Il diario impersona l’arte in quanto non è solamente espressione ma desiderio di esternare proprie riflessioni, esso diventa veicolo di emozioni, specchio del cuore. Spesso la presentazione durante il sonno, disordinata e convulsa, del materiale onirico si dà alla mente senza presentare alcuni legami logici. Pertanto, il procedimento onirico stimola una fantasiosa figurabilità. Ciò detto, il diario dell’artista Tullio è composto di pensieri spettinati, come titolava un testo aforistico di Stanislaw Jerzy Lec. L’ambiguità dei messaggi inseriti nelle creazioni di Mazzotti si esprime in arditi grafismi, immagini che assumono fattezze di una scrittura tachigrafica, stilizzata, sfuggevole ma decisa.
Ma che cosa distingue un’opera d’arte da un oggetto da produzione? In ultima analisi, per Tullio la risposta a questa domanda oggi risiede nella variazione fra i tipi di committenza. L’artista Tullio si lascia guidare dalle sue emozioni nei lavori d’arte, senza vincoli. Ecco che in I VESTITI DI TULLIO ti avevo detto di non lasciarli in giro l’arte assolve la funzione ancillare di espediente narrativo. Fra le nuove ceramiche esposte da Tullio in questa rassegna si riconoscono un cappello, un maglione, i quali una volta immersi a colaggio, fra smalti e cristallina, prendono nuova vita come oggetti d’arte. Della loro funzione di comuni vestiti permane solo la sagoma, tracce della storia che portavano addosso nel loro passato, prima di essere trasformati in ceramica.
Tommaso Dandolo



Billy Pennino
BP
Come mai questa mostra
T
Tutto nasce da un gioco di battute che ho con mia moglie.
Esiste un personaggio di una serie televisiva che si chiama Adrian Monk, super preciso e quasi maniacale, come in parte sono io sul lavoro. Per cui mia moglie scherzando mi chiama Monk, perché su certe cose sono super preciso.
Ma nella vita privata, invece, sono il contrario.
In casa lascio maglioni, camicie, scarpe eccetera in giro, lei li piega e io li rimetto in disordine.
Per cui scherziamo di questa cose e lei mi dice spesso … TI AVEVO DETTO DI NON LASCIARLI INGIRO
BP
A vedere le opere è incomprensibile questa cosa, se non vagamente dal titolo
T
Si certamente, tutto il mio lavoro artistico è scarsamente capibile.
Ci sono chiavi di lettura volutamente nascoste.
Se come artigiano mi preoccupo del bello, del gradimento del pubblico, come artista racconto attraverso le mie opere i miei pensieri.
BP
È dunque una forma di comunicazione ?
T
No,discussi una sera intera con l'amico Gianni Celano Giannici sul fatto che l'arte sia comunicazione o espressione.
L'arte è puramente espressione, perché l'autore non può dialogare con il pubblico. Lo esorta ad avere emozioni, stupore, a porsi domande, ma è un dialogo puramente unidirezionale.
Quindi espressione.
BP
E se il pubblico non gradisce … l'opera rimane invenduta.
T
Non importa, Albisola è stata piena di arte non capita all'inizio.
E poi comunque sono convinto che l'arte vera debba concorrere solamente alla soddisfazione dell'autore stesso.
Se l'artista facesse le opere pensando al gradimento del pubblico, diventerebbe un "commerciante".
BP
Nel tuo lavoro sei più pittore e scultore ? o che cosa ?
T
Nasco come scultore informale con l'arte Buum, divento assolutamente figurativo.
Sono un figurativo concettuale. Penso non esista questa definizione nell'arte, o anche esistesse non mi importa, lo stesso se esistesse.
Certo è che i miei lavori sono sempre in equilibrio fra raffigurazione dei miei pensieri e espressioni concettuali.
BP
Quindi artigianato o arte ? quale è la strada ?
T
Rispondo con una frase di San Francesco D'Assisi : un uomo che lavora con le mani è un operaio, un uomo che lavora con le mani e il cervello è un artigiano, un uomo che lavora con le mani, il cervello e il cuore è un artista.
Pongo io una domanda … si può essere artigiani senza saper modellare, tornire, dipingere ?
La mia risposta è no.
C'è un percorso che è inevitabile.
Mani ovvero saper fare
Cervello ovvero saper pensare
Cuore ovvero metterci l'anima e la passione. Senza la creatività nulla vale.
the pottery of Tullio Mazzotti
high craftsmanship for personalized works
collaboration with Designers and Artists

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